lunedì 25 febbraio 2013

Le biove di Jo con pasta madre



Cari amici, continuano i miei esperimenti con la pasta madre. In questi giorni, l'ho rinfrescata, così ho cercato una nuova ricetta e la mia attenzione è caduta sulle biove. Si tratta di un pane che soddisfa maggiormente i gusti di mio marito, che predilige i pani morbidi e alveolati, piuttosto che quelli in cassetta compatti. Così ho azzardato e sinceramente il risultato è stato apprezzato, in verità il pane non è arrivato a sera!
Anche io sono rimasta soddisfatta e quindi replicherò con gioia.
Le mie ispiratrici sono state le sorelle Simili e le loro biove: ovvio, in quanto sperimentatrice in erba, ho apportata delle modifiche nella miscela, ma questo mi sembra non ne abbia compromesso il risultato!



Ingredienti

400 gr di farina 0 
100 gr di farina forza 1
280 gr di acqua
100 gr di lievito madre
15 gr di olio evo
1O gr di miele di acacia
8 gr di sale


In una ciotola diluisco la pasta madre con l'acqua tiepida, il malto, l'olio evo e poi pian piano aggiungo le farine setacciate, infine il sale.
Lavoro l'impasto ottenuto per una decina di minuti fino a renderlo ben elastico ed omogeneo e lo faccio riposare per un'oretta buona.

A lievitazione avvenuta, riprendo l'impasto e lo divido in 2 parti.
Prendo una ad una le palle di pane e le tiro con il mattarello in un lungo rettangolo, lo arrotolo delicatamente su se stesso dal lato più lungo, appiattisco per il lungo e lo tiro in una sfoglia sottile lunghissima.
Poi arrotolo la sfoglia su se stessa senza pressare troppo!
Prendo un canovaccio infarinato e metto le girelle di pane ben distanziate con le estremità che battono contro i fermi che abbiamo scelto e piego il canovaccio come a fare da parete alle girelle. Praticamente così imprigionate dovrebbero lievitare in altezza piuttosto che in lunghezza.
Lascio lievitare ancora per 45 minuti.

Dopo la seconda lievitazione prendo ogni girella e la divido nel senso della lunghezza in due parti servendomi di una spatola di plastica.
Dispongo sulla piastra le future biove con la parte tagliata verso l'alto e con una lametta pratico un taglio nel senso della lunghezza.
Infine inforno per 35 minuti a 200° in forno non ventilato, oppure nel forno della stufa.





Confrontando le foto che ci sono in rete delle biove fatte in casa, le mie non sono particolarmente belle, ma vi assicuro che “erano” molto buone!





ciao a tutti ...al prossimo esperimento!


domenica 10 febbraio 2013

La ribollita toscana


Oggi vi propongo un piatto che ha come oggetto molte verdure che in questi giorni ho nell'orto e nella serra! Questo piatto ha origine toscane ed io in inverno la preparo spesso perché utilizzo le verdure del momento e poi perché mi evoca sapori e profumi della mia amata Toscana.
Viene anche chiamata zuppa di fagioli o minestra di pane, ma è soprattutto conosciuta come ribollita perché è più buona il giorno dopo, scaldata e insaporita da cipolla fresca.



Ingredienti
per 6 persone




Per il soffritto:
2 cipolle
2 carote
2 coste di sedano
prezzemolo q.b.
1 c.ai di concentrato di pomodoro
Le verdure:
300 gr fagioli cannellini
¼ di cavolo verza
2 mazzi di cavolo nero
2 patate gialle
2 mazzetti di bietole
sale
pepe nero
olio extra vergine di oliva
fette di pane abbrustolito


Sciacquate i cannellini, metteteli in una pentola con 2 litri di acqua fredda e portate lentamente a bollore. Coprite e lasciate sobbollire a fuoco basso e a pentola coperta per 2 ore circa, finché il legume non sarà tenero.
In un tegame preparate il soffritto nell'olio evo con cipolla, carota, sedano e prezzemolo tritato. Aggiungete poi un po' di concentrato di pomodoro diluito in un bicchiere di acqua e le patate tagliate a dadini.
Versate sul soffritto, dopo qualche minuto, 1 litro di acqua e il brodo di cottura dei fagioli con i cannellini stessi.

Tagliate a striscioline la verza, il cavolo nero, le bietole e unirle alla zuppa. Coprite e cuocete per un'ora circa.
Salate, pepate e cuocete per altri 10 minuti.

Tagliate a fette il pane e la cipolla a rondelle.
Stratificate nella zuppiera le fette di pane, la zuppa e le cipolle crude formando 2 o 3 strati. Fra uno strato e l'altro condite con un filo di olio.
Lasciare riposare.
Prima di servire fate ribollire in padella.


La mia ribollita non è ricca di cipolle, ad eccezione di quelle usate nel soffritto. Quelle a crudo mio marito le mette nel suo piatto, così come il pepe nero! Insomma ognuno la può condire come meglio preferisce!
Gli ingredienti sono molto rustici, ma vi assicuro che si armonizzano bene con un risultato che esalta il gusto e l'olfatto!